Psicocinetica e trasmissione della palla

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Prima di iniziare a descrivere il post odierno, stabiliamo subito cosa si intende per esercitazioni psicocinetiche, cioè

tutte quelle esercitazioni (senza vincoli tecnici analitici) che allenano la capacità del giocatore di adattare la scelta motoria ad uno stimolo (visivo, sonoro, tattile) esterno.

Da qui, è ovvio capire come tutte le situazioni di gioco (partite, SSD, 1c1, 2c1, ecc.) sono di ovvia natura “psicocinetica”, ma non lo sono tutte le esercitazioni tecniche. Abbiamo spesso approfondito esercitazioni tecniche di 2 tipi:

  • Di natura analitica: in cui il numero di tocchi, piede e parte di utilizzo sono vincolati dall’allenatore
  • Di natura globale: in cui non ci sono vincoli, ma lo scopo è quello di risolvere velocemente uno scopo motorio (passaggio, guida, ecc.).

Le esercitazioni psicocinetiche ovviamente appartengo a quelle globali, con la peculiarità di richiedere in breve tempo al giocatore di “fare la giusta scelta di gioco”. A questo link è possibile visionare una struttura con due varianti, la prima analitica e la seconda globale/psicocinetica. Oggi esamineremo 2 strutture, una più semplice e l’altra più complessa.

STRUTTURA 1: PASSO E RICEVO

psicocinetica-1La struttura di base (4 giocatori + 2 palloni) è quella dell’immagine sopra, con 7-10m di distanza tra i vari giocatori.

  • Il giocatore verde rappresenta il fulcro dell’esercitazione: la regola è che quando riceve la palla, la deve trasmettere (di prima intenzione, con il piede che consente il passaggio ad aprire) al giocatore libero!
  • Gli viene passata una palla alla volta dagli altri giocatori che giocano a 2 tocchi obbligatori (“stoppo con un piede e passo con l’altro”).

psicocinetica Come possibile vedere nell’immagine sopra, il giocatore giallo la trasmette al verde, che di prima intenzione (sinistro) la passa al giocatore libero (il blu); immediatamente dopo, il rosso la passa al verde, che la trasmette (di prima intenzione, con il sinistro) al giallo (vedi sotto)…e si continua senza soluzione di continuità.

passaggio

È ovvio che un’esercitazione del genere può risultare abbastanza impegnativa (se vengono rispettati i vincoli analitici riguardanti i tocchi e il piede di utilizzo) per giocatori di Scuola Calcio, mentre per degli adulti risulta relativamente semplice; proprio per questo, nelle prime squadre è fondamentale richiedere un “ritmo” elevato nell’esercitazione, in maniera tale che una volta passata una palla, il verde, si trovi immediatamente a gestire la successiva. La durata delle serie (ad ogni serie si cambia giocatore che funge da “fulcro” dell’esercitazione) dipende dal ritmo tenuto; se questo è elevato non dovrebbe essere più di 1’-1’30”. Le varianti ovviamente sono 2 tipi:

  • Orientate a rendere più facile l’esercitazione: si applicano solitamente nella Scuola Calcio e prevedono di mantenere più liberi i vincoli di piede e N° tocchi; ad esempio si possono mantenere i tocchi definiti dalla struttura di base, ma lasciare libero il piede di utilizzo.
  • Orientate a rendere più difficile l’esercitazione: si impone a tutti di giocare ad un tocco, oppure (come nella figura sotto) si incrementa il numero di giocatori (almeno 2 giocatori in più, dove ci sono i palloni) e si utilizza la regola “passo e vado al posto del giocatore a cui l’ho passata”. Quest’ultima variante è particolarmente impegnativa, e si può mettere (per renderla più facile) un giocatore in più anche dietro al verde.

psicocinetica 4

STRUTTURA 2: PSICOCINETICA A MURO O A TRIANGOLO

Questa struttura viene svolta in un quadrato in cui i giocatori si muovono liberamente; la prima variante prevede il PASSAGGIO PSICOCINETICO A MURO. Essendo un’esercitazione a carattere globale, non vengono vincolati numeri di tocchi e il piede di utilizzo, ma deve essere richiesta dall’allenatore (oltre che la massima attenzione) la massima precisione dei gesti…correggendo, se serve, anche la scelta del piede di passaggio e il numero di tocchi.

psicocinetica Per 10 giocatori (divisi in 2 colori) si prepara un quadrato di 25-30m di lato e 2-3 palloni (per 18 giocatori si può anche arrivare a 35-40m di lato con 4-5 palloni). La regola è la seguente:

rimanendo sempre in movimento, passo la palla (a muro) al giocatore del mio colore e poi la trasmetto ad un giocatore di colore diverso che farà la stessa cosa.

Come per la struttura precedente, a seconda del livello del gruppo che si allena, sono da modulare le richieste e le esigenze da parte dell’allenatore. Sotto riportiamo alcune varianti:

  • La prima volta che si utilizza questo mezzo nella Scuola Calcio è possibile far eseguire l’esercitazione con le mani.
  • Stessa cosa vale per il numero di palloni; ad esempio, per 10 giocatori si può partire con 2 palloni, per poi passare a 3 quando l’esercitazione è già appresa.
  • Dialogo tra i giocatori: lasciando libero il dialogo (incitandoli a chiamare il compagno per la giocata) il gioco diventa più semplice, ma si allena un aspetto fondamentale del possesso palla…cioè il “vedo con gli occhi del compagno”. Eseguendola invece “senza dialogo” l’esercitazione diventa più allenante per i meccanismi attentivi (se i giocatori sono già ben attivati!).

psicocinetica 6Il PASSAGGIO PSICOCINETICO A TRIANGOLO prevede la stessa struttura organizzativa (spazio, N° giocatori, N° palloni, ecc.), ma con la seguenti regole

  • Passo la palla ad un giocatore di colore diverso e vado in pressione
  • Chi riceve la palla (giocatore rosso a sinistra nella figura sopra), triangola con un compagno libero (dello stesso colore) per “saltare” quello che va in pressione (il blu)
  • Si continua senza soluzione di continuità (vedi immagine sotto)

N.B.: nelle immagini sono stati riportati solamente i giocatori coinvolti nella giocata per rendere più chiaro l’esempio.

psicocinetica 7Sono possibili le stesse varianti del “Passaggio Psicocinetico a muro” ad esclusione della variante “senza dialogo”…fondamentale in questa esercitazione è il “dialogo” tra i giocatori. È importantissimo incitare i giocatori all’attenzione, ma anche aiutare quelli in difficoltà: ciò può esser effettuato sia stimolando ulteriormente la comunicazione tra i giocatori, che suggerendo ai giocatori “se me la passa uno dello stesso colore, allora chiudo il triangolo – se me la palla un colore diverso, allora chiedo il triangolo al compagno”.

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CONCLUSIONI

Le strutture sopra, possono essere proposte sia nelle Scuole Calcio (nella fase didattica “trasmissione della palla” e “possesso palla in gioco collettivo”), che nella categoria Esordienti-Giovanissimi (nella fase didattica delle parole chiave “Longo”, “Corto”, Scarica”, ecc.) che come riscaldamento nelle categorie Juniores-Prima Squadra. I 3 aspetti (in ordine didattico) di cui l’allenatore deve prestare attenzione sono: la giusta consequenzialità dei passaggi, l’aiuto per i giocatori che fanno più fatica e l’elevato ritmo di gioco. Sotto riportiamo alcuni mezzi per lo sviluppo della tecnica analitica e globale per la trasmissione/ricezione della palla.

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 (melsh76@libero.it)

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