Integratori alimentari: quali sono le migliori marche?

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confronto integratori

(Aggiornato al 12/04/2023)

Le migliori marche”…”I migliori prezzi online”…sono solo alcune delle frasi che è facile leggere quando si cerca online un integratore. Ma com’è possibile districarsi tra tutte le marche presenti sul mercato per “rifornirsi” (quando necessario) dalla migliore o dalle migliori case produttrici? È quello che vi spiegheremo in questo post, partendo dal presupposto che gli integratori vanno presi solo quando sono necessari (e non per alimentare l’illusione di poter migliorare la propria vita con pillole o polveri); per questo motivo, vi invitiamo anche a leggere l’articolo su come stabilire la necessità o meno di assumere questi prodotti. Come abbiamo fatto per altri prodotti, come le calze compressive, in questo post cercheremo prima di comprendere quali sono i parametri che definiscono la qualità di una marca di integratori, e poi andremo a vedere quali sono le migliori sul mercato. Quello che NON andremo a definire con questo articolo, è la necessità di integrare o meno, già approfondita nel post dedicato all’utilità delle singole sostanze.

COME RECENSIRE UNA MARCA DI INTEGRATORI

Partiamo prima dal presupposto che le strategie di acquisto (parlo ovviamente di e-commerce) può riferirsi a 2 categorie:

  • Acquisto di prodotto monomarca: in questi casi il sito di riferimento corrisponde alla produzione e alla vendita del prodotto. È l’esempio di Proteinworks che vende direttamente i prodotti dal loro sito di vendita.
  • Acquisto di prodotto da distributore: è l’esempio di Prozis che vende prodotti di diverse marche, facendo fondamentalmente da tramite commerciale.

Ma andiamo ora a vedere quali sono i parametri che definiscono la qualità di una marca.

1) RECENSIONE DEI CLIENTI

Se una volta il “passaparola” era uno dei più potenti mezzi di marketing, oggi il mondo dell’e-commerce si è dotato di strumenti analoghi (seppur informatizzati) per pubblicizzare l’efficienza della propria azienda. L’esempio più lampante è amazon, che ordina i prodotti nel motore di ricerca secondo il giudizio dei clienti. Quello che è importante, è che il sito raccolga i giudizi delle persone sia indipendente dalle ditte che recensisce; tra i diversi siti che si occupano di questo, il migliore è sicuramente https://it.trustpilot.com/; trustpilot è la comunità di recensioni più grande al mondo, nata nel 2007 per dare con oggettività, un indice della ditta basato sull’esperienza dei clienti. Andando alla Home page, è sufficiente inserire il link corrispondente alla ditta da recensire, e si avrà un giudizio in termine di punteggio (da 1 a 10) e di numero di recensioni. Riportiamo nell’immagine sotto alcuni numeri di alcune ditte di famosi integratori e distributori (nel momento in cui è stato scritto questo articolo).

In questo modo si è già in grado di avere primo giudizio; è da notare che l’idea che ci si può fare non è solo dipendente dall’indice numerico (da 1 a 10), ma anche dal numero di recensioni. Ad esempio, Myprotein e Proteinworks (che è un marchio molto più giovane) hanno praticamente lo stesso giudizio, ma con un numero di recensioni totalmente differenti.

2) CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI

Se il tipo di giudizio precedente era possibile averlo per marche e distributori, questo (come il prossimo) si riferisce solamente alla casa di produzione (cioè alla marca) dei singoli integratori. È ovvio, che lo stesso prodotto può avere una qualità differente a seconda della marca. Il grado di purezza e il rispetto degli standard di produzione sono sicuramente i fattori che vanno ad influenzare maggiormente questo fattore non trascurabile. Ma come districarsi tra tutte le marche per comprendere quali siano quelle con i prodotti di maggior qualità? Ovviamente esistono dei laboratori “indipendenti” che certificano il grado di purezza e lavorazione dei prodotti. Ad esempio, in Inghilterra alcune ditte come l’UKAS certificano proprio il grado di purezza di un integratore, mentre l’NSF Knights attestano che vengano rispettate le Norme di Buona Fabbricazione. Una sintesi interessante della qualità di un prodotto, la si può avere su Labdoor; Labdoor è una delle compagnie più rinomate ed indipendenti che testa (tramite laboratori certificati FDA) gli integratori ed effettua un ranking in base alla purezza degli ingredienti e alla presenza o meno di impurità; nella pagina dedicata alle singole sostanze, è possibile vedere le classifiche per tipo di prodotti. È da precisare che labdoor non è in grado di testare tutti i prodotti di tutte le marche di qualsiasi mercato, ma solo i più venduti al mondo; tra queste ovviamente è possibile vedere quali sono le migliori e quali le peggiori. Se un prodotto di una determinata marca non è inserita nella classifica, non significa che non sia di buona qualità, ma solamene che non è stata ancora testata.

3) ETICA DELL’AZIENDA

Credo che l’etica, nel mondo del marketing, il giorno d’oggi sia quella piccola qualità che fa una grande differenza! Ovviamente tutte le ditte possono affermare di avere un’etica, ma è importante anche riconoscere in maniera oggettiva come un’azienda gestisca i principi morali e la propria professionalità. Cito sotto 2 elementi oggettivi di come sia farsi un’idea dell’onestà intellettuale di case produttrici:

  • Programma informed sport: è il programma che certifica che ogni lotto di prodotto con questo marchio non abbia all’interno sostanze dopanti riconosciute dalla Wada; questo avviene tramite l’analisi nei laboratori antidoping mondiali con riconoscimento LGC.
  • Membri dell’ESSNA (European Specialist Sport Nutrition Alliance): è un’associazione che comprende anche case produttrici di integratori che si promuove per l’uso corretto e sull’etica/qualità di produzione di questi prodotti. L’ESSNA non accetta al proprio interno aziende che effettuano il protein spiking, una pratica comune nelle aziende con poca etica! Consiglio, ai consumatori di proteine in polvere di leggere attentamente ilparagrafo sul protein spiking.

Altro aspetto che credo chiunque debba valutare è la sostenibilità ambientale di un brand; oggi non ci si può più sottrarre a questo tipo di valutazione, che sicuramente, nel tempo, diventerà un vero e proprio driver per la crescita di un marchio. Nel nostro post dedicato alla sostenibilità ambientale degli integratori, potete leggere un recente approfondimento. Ma vediamo ora cos’è il protein spiking.

PROTEIN SPIKING: introduzione di sostanze azotate o aminoacidi all’interno di prodotti contenenti proteine di “dichiarata” alta qualità, per far risultare una quota proteica elevata. Questa strategia è scorretta, ma non illegale; infatti secondo le leggi europee (vedi Regulation EU No 1169/2011 on the provision of food information to consumers), la misura della quantità di proteine presenti in un prodotto, avviene tramite il metodo Kjeldahl, cioè tramite il riconoscimento della quantità di azoto presente. Senza addentrarci in concetti di biochimica, possiamo dire che l’azoto è un elemento presente nelle proteine ed amminoacidi (che sono i “mattoni” delle proteine); calcolando la quantità di azoto di un prodotto, si è in grado di quantificare la quantità di proteine ed amminoacidi al suo interno. Se però un produttore nomina un suo integratore “Proteine isolate del siero” ed al suo interno introduce (per dose di 100g) 40g di proteine del siero e 40g di un a proteina poco cara e di scarsa qualità (oppure aminoacidi poco cari, ma che vanno a peggiorare il valore biologico del prodotto), potrà comunque scrivere sull’etichetta “80g di proteine per 100g di prodotto”. Capite benissimo che questo è scorretto, ma non illegale! Ma come difendersi da questa subdola strategia? La prima strategia è quella di acquistare solamente proteine di marchi membri dell’ESSNA, mentre il secondo è l’utilizzo di proteine con indici elevati presenti nella pagina di labdoor corrispondente alle proteine; ricordo che Labdoor non utilizza il Metodo Kjeldal, ma l’HPLC, una tecnica in grado di quantificare la presenza di sostanze azotate diverse dalle proteine, e di conseguenza individuare strategie scorrette di Protein Spiking.

cos'è protein spiking

ALCUNI CONSIGLI PRATICI

Allora come fare per valutare la qualità di un integratore? Semplice, basta fare una semplice checklist su internet (solitamente dalla home page delle aziende si riesce a risalire a tutto) dei 3 punti sotto:

  • Andare a vedere su Trustpilot i giudizi dei consumatori, valutando sia il “voto medio” che il numero di recensioni. In questo modo, si possono valutare non solo le case produttrici, ma anche i distributori.
  • Controllare online se è presente certificazione di qualità del prodotto (qualità degli ingredienti ed assenza di impurità): la pagina di Labdoor è probabilmente il metodo più veloce ed immediato per questo tipo di verifica, ma non è in grado di testare tutti i prodotti presenti sul mercato mondiale; di conseguenza, la presenza di certificazione di un laboratorio esterno (tipo UKAS, ma ne esistono altri) è essenziale per tutti gli altri tipi di prodotti (è sufficiente controllare online sul sito del produttore). Altro aspetto che si può indagare (ma può essere secondario nel caso in cui siano presenti ottime referenza sulla qualità del prodotto) è la certificazione del rispetto delle Norme di Buona Fabbricazione.
  • Etica: ovviamente non facile comprendere l’etica di un’azienda con una semplice ricerca su internet, ma l’adesione ad alcuni programmi/associazioni come Informed-sport ed ESSNA può sicuramente contribuire a farsi una buona idea. Anche la ricerca effettiva di diversi livelli di sostenibilità all’interno della filiera è un indice a favore del marchio.

migliori marche integratori

Attenzione, ripeto ancora che non è da confondere la qualità di un prodotto con l’efficacia della sostanza. La qualità di un prodotto si riferisce alla certezza che l’integratore abbia al suo interno la sostanza indicata nelle dosi dichiarate e senza impurità; l’efficacia invece è relativa al reale effetto biologico (beneficio) della sostanza (proteine, vitamina, ecc.) all’interno del corpo umano. Per quest’ultimo aspetto, potete leggere il nostro post relativo all’efficacia degli integratori.

Ma qual’è la migliore marca di integratori in commercio? Ovviamente esistono sul mercato diverse ottime marche, molte delle quali sono riferite al mercato Americano, che si è sviluppato prima di quello Europeo. Oggettivamente, credo che la migliore sul nostro mercato sia la Myprotein per i seguenti motivi:

  • Le proteine della Myprotein sono tra le migliori in assoluto (anche comparate con il mercato americano) presenti sul commercio mondiale; visto che il mercato delle proteine è quello più delicato (proprio per il protein spiking), è ragionevole ipotizzare che anche le altre tipologie di integratori siano di ottima qualità.
  • Utilizza laboratori indipendenti per certificare la qualità e le norme di lavorazione dei propri prodotti (no protein spiking).
  • Aderisce al programma Informed-sport, è membro dell’ESSNA e si impegna nella riduzione dell’impatto ambientale.
  • Ha ottimi prezzi!!

Importante: nella nostra pagina dedicata ai codici sconto, potete trovare anche una scontistica per Myprotein, a volte superiore a quella che si vede direttamente sul sito. Accedi alla nostra pagina dei codici sconto per verificare e segui i semplici passaggi; nel caso in cui in un determinato periodo non sia presente alcuna scontistica aggiuntiva, puoi comunque ottenere quella di base presente su Myprotein.

LE ALTERNATIVE A MYPROTEIN e IL CONFRONTO

Malgrado Myprotein sia la migliore sul mercato, esistono altre marche di buona qualità. In questo paragrafo confronteremo Myprotein con altre 2 marche, per far capire come sia possibile, per tutti, fare una recensione che permetta di comprendere la qualità di una ditta produttrice di integratori. Ovviamente il confronto verrà fatto basandoci sui 3 fattori cardine citati sopra (recensione clienti, certificazione prodotti, etica dell’azienda).

Cercando su TrusPilot, è possibile vedere come Bulk abbia un profilo “eccellente” (cioè 4 stelle), al pari di quello di Myprotein. Allo stesso tempo anche Bulk è membro dell’ESSNA (NO protein spiking) e ha prodotti Informed Sport per gli atleti (certificazione prodotto antidoping); ricordiamo che questo è un aspetto fondamentale, perché garantisce l’etica di un’azienda. La carenza, rispetto a Myprotein è relativa alla certificazione dei prodotti: infatti, nel sito è possibile vedere diversi “timbri” che definiscono la qualità e la finezza degli ingredienti, ma solo una certificazione esterna (cioè di un laboratorio terzo, indipendente) è in grado di garantire qualità. L’unica certificazione esterna per Bulk Powders è quella della Soil Association, che riguarda solamente i prodotti biologici, che sono una decina, dell’intero del parco prodotti. Myprotein invece ha diverse certificazioni, prima di tutte quella di Labdoor, che analizza e compara i migliori prodotti sul mercato. Questo aspetto è molto importante, perché garantisce al cliente che dentro al prodotto ci sia veramente quanto dichiarato, senza impurità che possono anche essere dannose. La conclusione è che Bulk è recensita molto bene dai clienti, ha un’alta un’etica aziendale, ma non garantisce la certificazione degli ingredienti della maggior parte dei prodotti.

Codici sconto myprotein

Ultima marca che recensiamo è Theproteinworks; come esercizio, provate prima voi a fare una recensione dando un’occhiata al sito. Analizzando e confrontando il ranking su Trustpilot (indice soddisfazione clienti) con altre marche è possibile intuire come questa marca possa essere il meglio sul mercato, ma andando a vedere il sito della casa produttrice, è facile notare come non esista nulla sull’etica dell’azienda e sulla certificazione dei prodotti. Con questo non vogliamo affermare che questa sia un’azienda poco sera, ma come fa un cliente a fidarsi al 100% se non esistono le garanzie sugli ingredienti dei prodotti e sull’etica?

ENERVIT: UN’ALTERNATIVA TUTTA ITALIANA

Tra le marche nazionali, mi sento di citare l’Enervit, e ne spiego i motivi; il primo è la linea di barrette senza (o con pochissimi) additivi ed altri prodotti che vedremo di seguito. Ma andiamo per ordine e vediamo cos’è possibile capire online .

Dal punto di vista della “soddisfazione” dei consumatori è difficile farsi un’idea, in quanto su Trustpilot attualmente i “voti” sono limitati (non ha un mercato paragonabile alle marche citate sopra). In ogni modo, è sponsor tecnico della squadra Italiana di ciclismo da parecchi anni e di tantissime altre realtà professionistiche.

Nel sito è possibile vedere tutte le certificazioni che riguardano la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la qualità delle materie prime. Inoltre, i prodotti di punta (per lo sport di resistenza) sono testati dalla Cologne List per verificare l’assenza di sostanze dopanti…altrimenti non sarebbero assunte da sportivi professionisti.

Ma passiamo ora all’etica aziendale; oltre a far parte del Cologne list, è anche membro dell’ESSNA, che garantisce che “i prodotti siano sicuri, efficaci, facilmente disponibili e che servano esattamente per quello che c’è scritto sull’etichetta”. Inoltre, l’azienda si impegna e mette in atto azioni per una produzione il più possibile sostenibile dal punto di vista ambientale.

Ma passiamo ai prodotti che ritengo estremamente validi, come se ne trovano veramente pochi sul mercato; mi riferisco in particolar modo alle barrette senza additivi (o che ne fanno l’uso minimo) come la linea Nientemeno (15g di proteina per barretta) e la Enervit break. Come ho spesso scritto, oggi sappiamo che un uso eccessivo di alimenti con additivi possa dare, nel lungo termine, problematiche al microbiota intestinale (e possibilmente alla performance). Sono dunque da preferire alimenti che non ne contengano o ne abbiano una quantità minima.

L’Enervit si impegna in questo contesto, di conseguenza tutte le barrette (comprese le Enervit protein) hanno una quantità di additivi più ridotta rispetto alla media; le migliori sono quelle citate sopra.

Ma i prodotti di punta sono quelli della linea Enervit C 2:1 Pro, una serie di integratori da utilizzare in competizione di endurance, in particolar modo per sforzi della durata superiore alle 2h30′-3h. Come abbiamo visto nel nostro post dedicato all’integrazione in gara, oltre una certa durata è importante il rapporto tra maltodestrine e fruttosio per massimizzare l’assorbimento dei carboidrati e ridurre il rischio di problematiche intestinali. Questa linea è stata pensata proprio per questo, in collaborazione con alcune squadre world tour di ciclismo.

Concludo con il Carbo flow, un prodotto che contiene Isomaltulosio (carboidrato a lenta assimilazione) e 400 mg di Flavonoli del cacao. Utile nella colazione pre-gara in quanto rende disponibile l’energia più lentamente.

enervit

Spero con questo post di aver dato indicazioni interessanti su come riconoscere la reale qualità di un integratore; se avete dubbi o domande potete scrivere alla mia mail, o postare sotto un commento.

Andando alla pagina principale dedicata alla nutrizione, potrai trovare l’indice delle nostre risorse su alimentazione ed integrazione; connettiti invece al mio profilo Linkedin se vuoi rimanere informato sulle pubblicazioni ed aggiornamenti del nostro sito.

Autore dell’articolo: Luca Melli (melsh76@libero.it) preparatore atletico AC Sorbolo, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960 ed Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto.

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