Guida della palla: “occhio agli incroci”

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Continuiamo la didattica dedicata alla guida della palla; oggi approfondiremo una struttura che “parte” in forma analitica, per poi aggiungere successive varianti in forma globale. Il numero elevato di varianti con cui è possibile modificare lo stimolo allenante di questa struttura, la rende adattabile a diverse categorie d’età (dai primi “passi” della guida della palla, al consolidamento delle finte) e di conseguenza, anche a varie forme di riscaldamento per i dilettanti.

STRUTTURA DI BASE

Nella figura sotto è possibile vedere la struttura di base (circa 10-15m di lato). Ogni stazione è formata da:

  • 1 fila di 2 giocatori
  • 1 pallone
  • 1 cerchio
  • 1 cono di riferimento (di fronte!!!)

Il numero di stazioni sotto (4) è proposto per 8 giocatori, ma con un numero maggiore, è possibile aggiungere stazioni.

occhio agli incroci 1

L’esercizio di base consiste nel guidare la palla fino al cono di fronte, fare la curva dal cono e tornare (sempre in guida della palla) con la palla fino alla propria fila fermando la palla nel cerchio. A questo punto, il compagno partirà effettuando lo stesso percorso. Il tutto, dovrà essere effettuato senza scontrarsi con i compagni delle altre stazioni con cui si “incrocia” la traiettoria di guida. Un buon stimolo allenante (di natura analitica) con i più giovani, si ottiene limitando le seguenti opzioni:

  • Numero di tocchi in guida della palla: con tanti tocchi (esempio 12-15, sia in andata che in ritorno) si stimola particolarmente la sensopercettività in guida, mentre con pochi tocchi (esempio 5-8) si stimola la capacità di controllare la palla in velocità.
  • Piede di guida: piede forte, piede debole, oppure alternare 2 tocchi con il forte e 2 con il debole.
  • Tipo di guida: oltre alla normale guida rettilinea (con l’esterno/collo) è possibile richiedere la guida a zig-zag (alternare 1 tocco di interno e 1 di esterno dello stesso piede) con 1 piede o alternando il piede (ad esempio, 1 tocco di esterno destro + 1 tocco di esterno sinistro).
  • Curva dal cono: con l’interno/esterno destro/sinistro.

Quando si somministra questa tipologia di esercitazioni per le prime volte (soprattutto per la categoria Piccoli Amici) è consigliabile verbalizzare quale parte del piede è meglio utilizzare per andare dritti (esterno/collo) e quali possono essere le strategie per evitare di scontrarsi con i compagni; infatti, quest’ultimo rappresenta uno stimolo abbastanza fondamentale affinché il gesto venga appreso il più facilmente, perché l’automatizzazione di un movimento è facilitato quando contemporaneamente si deve gestire un’altra (seppur piccola) variabile (come la lettura della traiettoria di guida dei compagni). “Guidare con la testa alta”, “fermare con la suola il pallone” o “evitare in guida di scontrarsi”, possono essere le più logiche e corrette conclusioni alle quali si giunge durante le verbalizzazioni.

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VARIANTE GLOBALE

Sopra è stata descritta la didattica analitica, cioè l’insieme di variabili che fissano le caratteristiche (piede di guida, N° tocchi di palla, ecc.) della guida, pur all’interno di un contesto di minima imprevedibilità dovuta alla presenza dei compagni. Con la Variante Globale, vengono tolte questo tipo di limitazioni, e lo scopo dell’esercitazione sarà quello di concludere il prima possibile il percorso (a forma di gara). Mantenendo la stessa struttura, si parte contemporaneamente al segnale dell’allenatore e si effettua il percorso di andata/ritorno (facendo la curva) dal cono: vince il primo giocatore che riesce a fermare la palla nel proprio cerchio. Le difficoltà principali alle quali andranno incontro (soprattutto i più piccoli) saranno dovute al fatto che inizialmente molti cercheranno di allungarsi eccessivamente la palla (per ricercare la massima velocità assoluta); le conseguenze saranno di incrementare la probabilità di scontrarsi con i compagni e di controllare con difficoltà la curva a cavallo del cono. A questo punto, sarà importante verbalizzare che sarà da ricercare un compromesso tra massima velocità di guida, compatibilmente con un controllo adeguato della palla.

occhio agli incroci 2

Ulteriore variante potrà essere quella di inserire la seguente regola: “deve stoppare la palla nel cerchio il compagno di fila del giocatore che guida la palla”. In questo caso si stimolerà la collaborazione tra compagni, tramite il passaggio/ricezione della palla.

 

VARIANTE PIU’ IMPEGNATIVA

Dopo aver descritto le 2 varianti più semplici, introduciamo quella un po’ più complessa che prevede l’utilizzo delle finte. Mantenendo un contesto analitico (cioè con N° di tocchi limitati, ecc.) è possibile inserire i seguenti elementi:

occhio agli incroci 3

  • Alle fine del percorso, la passo al compagno che, dopo aver stoppato la palla, mi viene incontro facendo una finta (esempio “forbice destro/esterno sinistro”) prima di iniziare il percorso (vedi figura sopra). Possono essere introdotte diversi tipi di finte, variando anche la pressione di chi trasmette la palla in base al livello di apprendimento del gesto tecnico.
  • Come sopra, ma a livello del cono eseguo un cambio di direzione con una finta (ad esempio: “forbice inversa destra – interno sinistro”): vedi figura sotto.

occhio agli incroci 4

CONCLUSIONI

Il passaggio dalla fase analitica a quella globale, all’interno della stessa esercitazione è un elemento fondamentale per l’apprendimento dei gesti tecnici. La struttura presentata oggi, risponde pienamente a questo tipo di necessità. Sotto, riportiamo altri mezzi, con caratteristiche allenanti simili.

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

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