Figure geometriche e riscaldamento: usiamo il triangolo (prima parte)

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Continuiamo la rassegna dedicata all’uso delle esercitazioni a carattere tecnico (analitiche e globali) come forme di riscaldamento per i dilettanti. I mezzi proposti seguono una progressione (dal punto di vista dell’intensità e della difficoltà) necessaria durante il riscaldamento, ma possono essere utilizzati anche come esercitazioni per lo sviluppo della tecnica nei settori giovanili.

ESERCITAZIONE DI BASE

triangolo e riscaldamento 1

La struttura di partenza è rappresentata da un triangolo isoscele (vedi figura sopra), con 2 lati lunghi 10m e un lato corto di 5m; 4 giocatori e 1 pallone per struttura. Si utilizza la semplice regola del “passo e vado al posto del compagno a cui l’ho passata” seguendo il giro antiorario. Inizialmente, l’unico vincolo è che sul vertice alto (giocatore giallo) si gioca a 2 tocchi ad aprire (nel caso della figura sopra si usa solo il piede destro), mentre negli altri 2 vertici ad 1 tocco (sempre ad aprire); la palla deve sempre rimanere esternamente alla figura geometrica. L’unica difficoltà è rappresentata dalla precisione dei movimenti; è fondamentale orientarsi (distanziandosi opportunamente dai coni di riferimento) in maniera corretta nei vertici bassi perché si ha un solo tocco a disposizione per la trasmissione della palla. È possibile semplificare l’esecuzione, imponendo i 2 tocchi anche al vertice basso di destra (nel caso di giro antiorario della palla). Si possono utilizzare 5-6 giocatori per triangolo, con 2 palloni totali per struttura; in questo caso ci sarebbe l’ulteriore difficoltà di gestire la velocità di trasmissione di una palla in base all’altra.

VARIANTI SU INDICAZIONI DEL COMPAGNO

triangolo e riscaldamento 2

Esercitazione analoga a sopra (tutti i passaggi sono ad aprire), ma la palla viene trasmessa senza spostarsi; l’ideale è quindi quello di avere 3 giocatori per triangolo (1 fisso per vertice). Se il compagno che trasmette la palla dice “chiudi”, quello che la riceve chiude la traiettoria del passaggio e inverte il senso di trasmissione della palla; se non viene detto nulla, allora si continua ad aprire mantenendo il senso del giro della palla. Un esempio è proposto nella figura sopra: il giocatore rosso passa la palla al giallo (non indicando nulla, si prosegue il senso di trasmissione ad aprire) che a 2 tocchi la passa al blu dicendo “CHIUDI”; questo stoppa la palla e la ritrasmette al giallo invertendo il senso della trasmissione della palla fino a quando un altro giocatore cambierà vocalmente il giro. Rispetto all’esercitazione di base, viene maggiormente stimolata l’attenzione dei giocatori. Affinché lo stimolo sia sufficientemente allenante, è da considerare l’aspetto tecnico in termini esclusivamente analitici: di conseguenza,

  • I movimenti ad aprire si effettueranno tutti a 2 tocchi con lo stesso piede (se il giro è antiorario, si utilizzerà esclusivamente il piede destro…e viceversa se il giro è inverso).
  • I movimenti a chiudere si effettueranno obbligatoriamente a 2 tocchi; il primo tocco sarà con lo stesso piede che si userebbe ad aprire (ad esempio, se il giro è orario si utilizzerà il piede sinistro), mentre come secondo il piede opposto.

Quest’ultimo dettaglio permette di abituare i giocatori ad orientare il corpo in maniera corretta quando si chiude il passaggio. Ulteriore variante (per stimolare ulteriormente i meccanismi attentivi) è quella di indicare/comandare sempre ed obbligatoriamente l’atteggiamento tecnico del giocatore a cui si passa la palla tramite le parole “apro” (si continua il giro) e “chiudo” (si inverte il giro).

figura 1

CONCLUSIONE ALLA PRIMA PARTE

La struttura di base e le prime variati sono esercitazioni sostanzialmente semplici e poco dispendiose dal punto di vista fisico. Rappresentano stimoli allenanti che si possono usare nella prima parte di un riscaldamento o per giocatori della categoria Pulcini nel caso in cui si voglia lavorare sulla trasmissione della palla. Nella seconda parte andremo ad analizzare varianti più impegnative, sia dal punto di vista tecnico che atletico, utili nelle categorie successive ai Pulcini e come seconda parte del riscaldamento per i settori dilettantistici.

Altri mezzi affrontati in precedenza con finalità allenanti simili sono riportati sotto:

Autore dell’articolo: Melli Luca, preparatore atletico US Povigliese (melsh76@libero.it)

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