Mezzi per la Scuola Calcio: “il gioco dell’orologio”

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Rappresenta una forma ludica (con molteplici varianti) per la didattica globale di diversi elementi tecnici. La variabilità dell’esercitazione permette di poter lavorare su diverse componenti della tecnica calcistica (coordinazione, trasmissione, ricezione, tiro, guida, parate, ecc.); allo stesso tempo, la forma ludico/globale rende questo mezzo particolarmente stimolante per i giovani calciatori, e torna utile all’allenatore come mezzo di verifica del lavoro svolto. La forma originale del gioco dell’orologio è una delle modalità proposte dall’attività dei Piccoli Amici della FIGC.

STRUTTURA DI BASE

Si scontrano 2 squadre, una delle quali dovrà compiere una serie di gesti motori e/o tecnici nel minor tempo possibile; il tempo che impiegheranno questi ad effettuare i compiti tecnici-motori sarà a disposizione dell’altra squadra per effettuare il maggior numero di gol tramite tiri in porta. Ma vediamo sotto un esempio per chiarire il concetto dell’esercitazione:

I blu saranno la squadra orologio, cioè quelli che determineranno il tempo a disposizione dei rossi per fare più gol possibile. Avranno 3 palloni a disposizione per fare un percorso tecnico (slalom, 8, tratti sotto piccoli ostacoli, ecc. come in figura in senso antiorario) 3 volte a testa. Nel mentre, i rossi avranno 3 palloni per compiere “slalom + tiro in porta dietro la riga gialla” e fare più gol possibili. Quando la squadra blu avrà finito i percorsi, si invertiranno i ruoli; vince la squadra che fa più gol. L’allenatore dovrà incitare i blu (parte destra della figura sopra) a compiere nel minor tempo possibile il percorso, al fine di limitare il tempo disponibile ai rossi per segnare. I rossi invece (parte sinistra della figura sopra), oltre ad essere efficaci nel tiro, dovranno recuperare i palloni tirati il più velocemente possibile per darli a disposizione dei compagni ed effettuare velocemente il percorso di “slalom + tiro”.

VARIANTI

Possono essere eseguite un numero infinito di varianti per entrambe le “frazioni” del gioco. I punti fermi sono:

  • In una frazione si deve contare il numero di realizzazioni (gol, canestri, gol a pallamano, ecc) dopo un breve percorso di natura tecnica e/o coordinativa. Il numero di palloni deve tale da mantenere una densità di gioco elevata, concedendo comunque giuste pause (indicativamente numero di palloni pari o leggermente inferiore alla metà dei giocatori).
  • La “frazione orologio” deve essere costituita da un insieme di gesti di natura tecnica e/o coordinativa, da effettuare in regime di rapidità senza dare possibilità di “tagliare” percorsi o di sbagliare i compiti motori.

Per bambini di prima elementare è consigliabile utilizzare compiti motori molto semplici, in particolar modo di natura coordinativa; man mano che i giocatori affineranno le abilità tecniche, si potrà incrementare il tasso di difficoltà tecnico.

La figura sopra rappresenta una variante adatta al primo/secondo anno della categoria Pulcini. La parte di sinistra (cioè quella relativa alla realizzazione) è analoga a quella presentata inizialmente (slalom + tiro). La “frazione orologio” invece è rappresentata dal Gioco della stella; come nella parte destra della figura sopra, si posiziona un numero variabile di coni (da 5 a 9) al centro della struttura (detta “stella”). I giocatori blu saranno posti ad una certa distanza dal centro della stella, dietro ad una porticina di cinesini. Si utilizza un pallone per ogni “coppia contrapposte” di porticine; lo scopo dei giocatori blu sarà quello di abbattere tutti i coni al centro della stella tirando il pallone da dietro la propria porta (coppia) di cinesini (ovviamente i coni abbattuti non dovranno essere raccolti). Quando saranno abbattuti tutti i coni, il tempo a disposizione dei giocatori rossi per fare gol sarà terminato. Per prolungare il tempo di gioco può essere opportuno far abbattere tutti i coni 2 o più volte: cioè, una volta abbattuti tutti i coni la prima volta, si riposizionano e devono essere riabbattuti.

Per nessun motivo si deve toccare il pallone con le mani: infatti, il Gioco della Stella rappresenta un ottimo esercizio per iniziare il concetto di trasmissione/ricezione della palla; il fatto di dover mirare a dei coni ad una certa distanza permette di far capire ai giocatori quale parte del piede utilizzare a seconda dell’intensità che si vuole dare alla palla. Inoltre, il compagno di fronte che riceve la palla dovrà mantenersi in movimento (nel caso in cui la traiettoria della palla non fosse perfettamente rettilinea) e offrire con il piede, una parte sufficientemente ampia (interno) per fermare la palla più vicino possibile al corpo.

CONCLUSIONI

Il Gioco dell’orologio rappresenta una struttura tecnico/coordinativa estremamente apprezzata dai giocatori, per la sua forte connotazione di natura ludica. Una volta compreso il senso del gioco da parte dei calciatori, l’allenatore potrà sbizzarrirsi in varianti di natura tecnica e coordinativa adeguate alla didattica del momento; sopratutto, avrà modo di verificare in maniera globale (cioè con la massima libertà espressiva), le varie fasi didattiche dei gesti tecnici.

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

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