Mezzi di allenamento per la categoria “Piccoli Amici”: Il gioco dello scalpo.

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Gia nel post sulla coordinazione, abbiamo citato l’importanza dell’allenamento delle capacità coordinative come presupposto fondamentale per lo sviluppo delle capacità tecniche e tattiche del giovane calciatore. Abbiamo inoltre citato il concetto di vicarianza: l’allenamento della coordinazione “a secco” è sport-specifica e deve essere improntato sugli aspetti fondamentali della performance che poco sono allenati con la palla (altrimenti si parlerebbe di allenamento tecnico-tattico), sopratutto in funzione dell’età considerata.

Essendo la coordinazione presente in qualsiasi movimento, è opportuno diversificare le capacità coordinative specifiche di ogni sport in pochi gruppi (vedi tabella sotto) ed individuare quali possono essere gli allenamenti “a secco” (cioè senza palla) che possono essere utili prerequisiti alla performance calcistica.

Il Gioco dello scalpo rientra nella categoria di esercitazioni utili per l’agilità per la categoria Piccoli amici.

ESERCITAZIONE DI BASE

Com’è possibile vedere nella figura sopra, il campo di gioco è formato da un rettangolo di dimensioni 10 x 15m per 2 giocatori; ogni giocatore avrà una “coda” che potrà essere un nastro bianco-rosso (di altro colore o una casacca) inserito nella parte posteriore dei pantaloncini, che deve spuntare per almeno 40-50 cm. Al “via” dell’allenatore vince il primo giocatore che riesce a prendere la coda dell’avversario senza farsi prendere la sua e senza uscire dal campo; ovviamente non è possibile afferrare parti del corpo o indumenti del compagno. Il tempo di gioco di ogni “sfida“ non dovrebbe durare più di 15-20” (oltre tale tempo verrà sancito il pareggio).

Possono giocare più coppie contemporaneamente all’interno dello stesso campo; per garantire un’adeguata densità di gioco è consigliabile far giocare una coppia ogni 2-3 turni.

QUALITA’ ALLENATE

La tabella sopra rappresenta le caratteristiche allenanti (in relazioni alle capacità coordinative) del gioco analizzato:

  • Agilità: rappresenta la qualità allenata in maniera preponderante; il giocatore non solo deve essere “rapido” di gambe e di braccia, ma deve anche tenere una buona base d’appoggio (gambe sufficientemente larghe per cambiare velocemente appoggi) che rappresenta un prerequisito importante per i cambi di direzione.
  • Senso del movimento: malgrado sia poco allenato, il giocatore deve comunque essere in grado di mantenere una giusta frontalità nei confronti dell’avversario per non “esporre” la propria coda e spostarsi mantenendo continuamente questo tipo di atteggiamento (anche quando cerca di afferrare la coda dell’avversario).
  • Senso del gioco: le prime volte che si gioca può accadere che uno dei 2 contendenti “scappi” per non farsi prendere, mentre l’altro lo insegui continuamente; in questo caso è da stimolare il concetto (attraverso un dialogo deduttivo) che per “non farsi prendere la coda” è sufficiente mantenere una certa “frontalità” senza dover scappare. Il senso del gioco è poco allenato, ed esclusivamente in relazione alle dimensioni del campo (cercare di non uscire) che può comunque essere ristretto per avere un maggior effetto allenante nei confronti di questa qualità.

N.B.: è particolarmente importante formare coppie di giocatori con caratteristiche omogenee, altrimenti si rischierebbe di far durare troppo poco il gioco. Inoltre è bene riproporre il gioco diverse volte nella stagione, perché solo abituandosi a giocare, l’impronta allenante è maggiore.

VARIANTI

  • A coppie legati per una casacca: i 2 contendenti tengono (afferrano) con una mano gli estremi opposti della stessa casacca. In questo caso è possibile vincere anche se l’avversario lascia la casacca. Questa variante diventa maggiormente allenante nei confronti del Senso del gioco, perché i fattori che possono determinare la vittoria sono 2 (prendere la coda dell’avversario o indurlo a lasciare la casacca). Il “tirare” la casacca con cui si è legati può anche indurre l’avversario ad una più facile esposizione della coda; questo elemento è allenante anche nei confronti dell’equilibrio e della postura.

  • Partita a 2 squadre: ci si dispone a coppie di “sfidanti” (almeno 3 coppie, vedi figura sopra); se un giocatore riesce a togliere la coda al proprio avversario diretto, “aiuta” un altro compagno, mentre l’avversario senza coda esce dal campo. Ulteriore variante è quella di giocare con più elementi, ma senza determinare a priori gli sfidanti; a chi viene tolta la casacca può rientrare dopo aver fatto un percorso tecnico/coordinativo (in tal caso, il tempo di gioco deve essere aumentato e bisogna concedere pause adeguate).
  • Gioco delle mollette: è un esercizio propedeutico alla scherma; si attaccano alla maglia (o pantaloni) 4 mollette da bucato ad ogni contendente. Vince il primo che riesce a togliere più mollette all’avversario nel tempo prestabilito. Le mollette solitamente vengono attaccate frontalmente (2 all’altezza delle spalle e 2 nella parte inferiore dei pantaloncini), per questo motivo è meno allenato in Senso del movimento (si usano meno i movimenti di torsione), ma in questo caso il gioco non rischia di finire precocemente perché gli “elementi” da staccare all’avversario sono 4 e non uno.

CONCLUSIONI

“Il gioco dello scalpo” rappresenta un buon esercizio allenante per l’Agilità nella categoria Piccoli Amici; è facile da spiegare, semplice da giocare e stimola particolarmente l’interazione con l’avversario (che piace molto ai più piccoli).

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola calcio Audax Poviglio (melsh76@libero.it)

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