4-4-2: fase difensiva e offensiva

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A cura di Maurizio Bruni, Allenatore Uefa B – Allenatore Esordienti Professionisti US Grosseto

Nell’ottica del lavoro settimanale da svolgere sotto l’aspetto tattico è importante educare la formazione a seguire i movimenti necessari per poter difendere correttamente e attaccare in maniera efficace. Per poter impegnare in un’unica seduta i 3 reparti del 4-4-2 nella metà campo si schierano i 4 Difensori a difendere la porta e i Centrocampisti e gli Attaccanti impegnati per riuscire a segnare (Fig.1).

Si inizia con il possesso palla da parte dei centrocampisti e attaccanti, seguiti dai movimenti difensivi dei ragazzi schierati fuori area. In particolare diagonali difensive, interventi per attacco centrale e movimenti in uscita e di arretramento. (Fig.2 – 3 – 4 e 5 ).

Nello specifico uno dei due difensori centrali, ovvero quello individuato come leader della difesa e comunque a turno con l’altro, chiamano ad alta voce i movimenti della difesa e soprattutto le uscite con “palla coperta” (ovvero quanto l’attaccante o il centrocampista guidano o controllano la palla con le spalle alla porta) e i movimenti di arretramento con “palla scoperta” (ovvero quanto l’attaccante o il centrocampista hanno la palla con la faccia verso la porta) sino al limite dei 16 metri, quando uno dei due centrali esce per coprire.

Come sopra detto si parte con il possesso palla e i movimenti della difesa che inizialmente sono solo passivi, ovvero non vanno a prendere il pallone sino a quando l’istruttore con un segnale avvia l’azione con la quale i centrocampisti e gli attaccanti con 2-3 passaggi devono andare al tiro, osteggiati dai difensori.

Per quanto attiene gli i ragazzi in fase offensiva questi lavorano su 2-3 schemi per poi lasciare la massima libertà di movimento e di iniziativa.

Il primo schema e attacco sulle fasce si prova una volta a destra e una a sinistra. Il centrocampista al segnale passa alla punta la quale scarica all’indietro all’altro uomo di centrocampo il quale di prima allarga sulla fascia al compagno che va al cross sull’incrocio delle due punte. (Fig.6)

Il secondo schema è il lancio in profondità su incrocio delle punte. La palla parte dal centrocampista esterno che trova la punta più vicina a lui. Questa di prima scarica sul centrocampista centrale e incrocia velocemente. Il centrocampista centrale lancia rasoterra in profondità sulla corsa dell’attaccante (Fig.7)

Il terzo schema si effettua con il cambio di gioco, ovvero il centrocampista centrale da alla punta posta davanti a lui la quale, di prima , allarga sul centrocampista laterale che controlla e cambia gioco sul collega posto sulla fascia opposta, il quale dopo il controllo va sul fondo e crossa sull’incrocio delle punte (Fig.8)

 

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