10 Ottimi libri per la Preparazione atletica

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performance lab

(Aggiornato al 03/06/2024)

Se leggere è il miglior investimento sulla crescita personale,  leggere libri sul calcio è sicuramente il metodo più sicuro per diventare tecnici, istruttori o preparatori atletici preparati. La lettura non aiuta solo ad apprendere cose nuove, ma stimola l’elaborazione e la creatività; tutte queste qualità sono fondamentali per dare quel qualcosa in più ai nostri atleti, in termine di competenze atletiche, tecnico/tattiche ed umane.

Prima di passare all’elenco e ad una breve presentazione dei contenuti, mi preme di dare un importante consiglio; quando ero studente di Scienze Motorie (circa 20 anni fa) esistevano veramente pochi testi a disposizione per approfondire i temi della preparazione atletica o della didattica calcistica. Non solo, la maggior parte erano testi estremamente generici; oggi invece, l’opportunità di apprendere nozioni si è moltiplicata, e non solo per l’aumento dei libri pubblicati. Infatti, molti contenuti oggi viaggiano tramite siti web, webinar e corsi on-line.

Questo ha fatto in modo che le difficoltà a cui si può andare incontro non sono più relative alla carenza di contenuti, ma ad altri 3 aspetti che ritengo fondamentali:

  • Selezionare le fonti più competenti ed adeguate: questo è un fattore essenziale. Scegliere testi in grado di trasmettere le migliori idee sull’argomento, è la chiave per ottimizzare il tempo dedicato all’aggiornamento. Questo non è da confondere con l’iperspecializzazione; anche testi che riguardano la crescita personale o discipline trasversali alla nostra professione (come può essere lo Yoga) possono effettuare un up-grade della nostra professionalità. L’importante è che le fonti siano di estrema qualità!
  • Saper riorganizzare le idee dopo ogni approfondimento: ricordatevi che non è il libro in sé che determina la conoscenza, ma la nostra capacità di leggerlo e di implementare in maniera critica i contenuti” (cit. Dario Vignali). In questo caso, entra in gioco la gestione della complessità. Mi spiego meglio: consumare contenuti in maniera eccessiva rischia di creare una confusione tra le idee e gli argomenti senza connetterli in maniera logica e coerente. Per gestire questa complessità (migliorando le proprie competenze), è molto utile scrivere documenti che sintetizzano e linkano ai vari approfondimenti. Altra soluzione è quella di confrontarsi con gli altri; questo stimola non solo l’organizzazione delle idee, ma favorisce anche la creatività.
  • Attenzione alle distrazioni: oggi i social network sono diventati un importante mezzo per scoprire contenuti nuovi e sempre più aggiornati. L’altra faccia della medaglia è che spesso distraggono verso altre direzioni; è quindi importante, definire i momenti della giornata in cui ci si dedica all’aggiornamento e quelli destinati allo svago, pur utilizzando gli stessi canali (come i social network).

Bene, dopo aver fatto queste doverose precisazioni, passiamo ai libri (e non solo) che nella mia carriera di Preparatore Atletico, hanno trasmesso maggiori competenze.

Cliccando sul banner sotto invece, potete trovare il mio elenco di contenuti e testi che maggiormente sono stati utili nella mia formazione di istruttore di scuola calcio.

LIBRI PER LA PREPARAZIONE ATLETICA

Academy e corsi di Performance Lab

(Autori vari)

Come accennato nell’introduzione, oggi la trasmissione dei contenuti non avviene solamente tramite i libri, ma anche attraverso piattaforme web, come webinar, podcast e corsi online. Ma perché questi supporti stanno diventando sempre più importanti?

  • Perché in questo modo è possibile avere una maggiore mole di nozioni, velocemente accessibile in qualsiasi punto in cui ci si trovi.
  • Per la facilità con la quale è possibile fruire dei contenuti, come presentazioni, video, testi o audio; in questo modo, la trasmissione delle nozioni può avvenire secondo il canale più consono (video, audio, grafico, ecc.), consentendo di apprendere meglio i concetti.
  • Per la riduzione del prezzo: è ovvio che non avere la necessità di stampare, distribuire o spedire un formato cartaceo, riduce notevolmente la spesa. Questo ha la conseguenza di abbassare i costi, di aumentare la possibilità di scontistiche e facilitare l’applicazione della garanzia.

Ma indipendente dai vantaggi indicati sopra, è da ricordare che il motivo principale che ci può portare a scegliere un testo, piuttosto che un webinar, od un podcast, è solo uno…cioè la qualità del contenuto!

Per questo motivo sono convinto che la piattaforma di Performance Lab sia attualmente la migliore presente sul web

Ma attenzione, all’interno dell’Academy di Performance Lab non viene trattata solo la preparazione atletica nel calcio, ma anche tutto quello che ruota attorno alla performance calcistica, come la prevenzione/riabilitazione, l’alimentazione, la psicologia dello sport, la valutazione funzionale e l’analisi delle interazioni tra le componenti tecnico/tattiche e quelle atletiche.

Inoltre, è possibile acquistare separatamente dei corsi on-line estremamente dettagliati, come quello sulla preparazione pre-campionato, sull’utilizzo dei GPS e quello sulla Biomeccanica dello sport (di Mauro Testa).

Proprio per la qualità e la quantità dei contenuti proposti, dall’inizio del 2021 abbiamo accettato la collaborazione con Performance Lab; sottoscrivendo uno dei piani d’abbonamento (mensili od annuali) all’Academy (garanzia 14 giorni), oppure acquistando uno dei corsi, avrai lo sconto del 10% applicando il Codice Promozionale MISTERMANAGER al momento dell’acquisto.

“Sono sicuro che, 3000 anni fa, molte persone criticavano il papiro e rimpiangevano l’antico supporto in pietra: sono sereno sull’avvenire del libro e sulla sua digitalizzazione”

Russel Banks

Allenare il movimento. Dall’allenamento funzionale all’allenamento del movimento.

(Alberto Andorlini)

La prima volta che trovai qualcosa di veramente interessante sull’allenamento funzionale fu nel 2013, quando vidi questo video di Alberto Andorlini sul blog di Roberto Colli. Volli subito approfondire l’argomento leggendo il libro dell’autore per studiare a fondo una tematica estremamente importante per chi si occupa di preparazione atletica. Questo mi permise di andare uno step avanti, per quanto riguarda la competenza sulla preparazione di atleti di sport individuali e di squadra.

Che sia chiaro, il libro in questione non è un semplice eserciziario, ma è dedicato agli addetti ai lavori, non tanto per la difficoltà nel comprenderne i concetti (spiegati in maniera estremamente semplice e dettagliata), ma per la complessità della tematica. Infatti, per approfondire con padronanza la materia, è necessario non solo leggerlo, ma anche segnarsi i concetti fino a quel momento non posseduti e riassumere il tutto (vista la lunghezza della parte teorica). In altre parole, è un testo che va studiato; non è per chi non ha tempo e dedizione per dedicarsi al suo approfondimento!

Non a caso, l’autore espone in modo estremamente dettagliato la sua conoscenza sull’argomento, in maniera tale da trasmettere, a chi legge, un insieme di competenze tali da farsi le domande giuste (esempio: “come posso migliorare i miei atleti in questo aspetto….ecc.?”) e le risposte più opportune (“il percorso da fare è…questo…questo…e questo”).  Io stesso, visto i miei ambiti di applicazione (calcio ed atletica leggera) ho contestualizzato la teoria in protocolli estremamente specifici e relativi all’allungamento funzionale.

Ovviamente il libro presenta anche una parte di esercizi ed un CD con 74’ di spiegazione ed approfondimento (come se fosse una vera lezione universitaria).

Leggere un libro non significa solo sfogliare le pagine. Significa riflettere, individuare le parti su cui tornare, interrogarsi su come inserirle in un contesto più ampio, sviluppare le idee

Noam Chomsky

Diventare agili e forti come un leopardo

(Kelly Starret e Glen Cordoza)

Premetto che anche a me un titolo del genere è sembrato particolarmente eccessivo; infatti, malgrado Amazon me lo proponesse spesso tra i “libri consigliati”, per diverso tempo non ho letto né l’introduzione né le recensioni.

Dopo aver letto però i giudizi di diversi autori della versione originale (in Inglese, “Becoming a Supple Leopard”) ho deciso di informarmi, leggere recensioni, e successivamente ad acquistarlo…e ne è valsa la pena!

Premetto che do 3 stelle perché non è prettamente attinente al calcio (in sostanza, non parla di “Metodologia d’allenamento nel calcio”) ma è possibile considerarlo un manuale per la postura, per i movimenti funzionali e per la mobilità.

Quello che mi ha impressionato è l’estrema minuziosità con la quale vengono trattati gli argomenti; ad esempio, allo squat sono dedicate ben 28 pagine, con varianti, errori da correggere, propedeutica, ecc. A mio parere è un manuale che qualsiasi professionista che opera nel movimento e qualsiasi fisioterapista dovrebbero avere. Per farvi un’idea più oggettiva, consiglio di leggere alcune recensioni della versione originale (quella in lingua Inglese).

Ma andiamo ora a vedere a grandi linee di corsa tratta; nella prima parte tratta di postura statica; propone un esercizio/posizione che a mio parere non ha eguali nell’agire su corretto allineamento del corpo in condizioni statiche. Poi affronta i movimenti funzionali in maniera estremamente dettagliata ed in ordine gerarchico (dal più facile al più difficile). Nell’ultima parte affronta in maniera estremamente minuziosa il tema della mobilizzazione attraverso una moltitudine di tecniche.

Ma veniamo ora ai difetti del testo; la prima parte (quella introduttiva) rischia spesso di essere noiosa, ma è comunque da leggere in quanto presenta spunti interessanti. L’ultima parte (quella sulla mobilizzazione) è maggiormente rivolta a figure professionali come il fisioterapista, ma offre spunti anche per i preparatori atletici.

Ripeto, sulla “preparazione atletica specifica del calciatore” non c’è nulla (per questo ho dato solo 3 stelle), ma i concetti e gli spunti sono utili in tutti gli ambiti del potenziamento muscolare e della prevenzione infortuni.

diventare agili e forti come un leopardo

Concludo infine con il fatto che sia un testo per persone che desiderano approcciare a questi temi in maniera estremamente pignola (in senso positivo, ovviamente); se invece siete interessati ad un libro più specifico per le discipline sportive, consiglio quello di Michael Boyle (Allenamento funzionale applicato allo sport).

Movimento specifico funzionale per il calcio

(Claudio Donatelli)

Prima di leggere questo testo non mi sarei mai aspettato che la tecnica/tattica individuale del difensore potesse essere allenata in maniera così specifica e dettagliata. Sia chiaro, l’argomento principale del libro è la ricerca del miglioramento atletico neuromuscolare specifico del calciatore, ma quello che ha in più rispetto ad altri volumi simili, è proprio l’approfondimento e il perfezionamento delle qualità atletiche del difensore.

Infatti, il testo parte da un’analisi dei movimenti tipici del calciatore, per poi passare all’allenamento funzionale generale, all’allenamento neuromuscolare intenso, per poi concludere con diversi mezzi allenanti relativi alla presa di posizione e agli spostamenti del difensore. Sempre più spesso si sentono allenatori lamentarsi della difficoltà dei giocatori di oggi nel saper “marcare a uomo nella propria zona”; ovviamente questo testo non sarà in grado di far diventare tutti i difensori come Virgil van Dijk, ma aiuterà a migliorare 3 aspetti importanti: le qualità neuromuscolari, la presa di posizione e lo spostamento nello spazio. La tempistica, la precisione dell’intervento e il contrasto dovranno essere affidati prevalentemente ad altri mezzi allenanti.

Il libro inoltre è corredato da un CD che permette di ripercorrere la progressione dello sviluppo delle abilità neuromuscolari (non solo del difensore), dall’allenamento funzionale (squat, affondi, multibalzi, ecc.) a quello estremamente specifico con la palla. Per questo motivo, lo ritengo adatto a tecnici e preparatori atletici che operano dalla categoria Giovanissimi fino agli adulti.

Il testo, rispetto a quello di Andorlini (sull’allenamento funzionale) è estremamente più specifico per il calcio e non è necessario uno studio approfondito, visto che è quasi interamente composto da esercizi.

Ultima annotazione, ma non meno importante, è che l’autore ha deciso di rinunciare ai propri proventi della vendita del libro per devolverli a Save the Children.

Leggere molto è uno dei cammini che conducono all’originalità; uno è tanto più originale e peculiare quanto più conosce ciò che gli altri hanno detto.”

Miguel de Unamuno

Yoga e Sport

(B.K.S. Iyengar)

Nell’estate del 2019 mi misi alla ricerca di idee e contenuti che mi permettessero di ridurre il rischio di infortuni durante la preparazione pre-campionato nella squadra di cui ero preparatore atletico. Trovandoci in Promozione, il tempo a disposizione prima di affrontare la prima partita ufficiale (Coppa Italia) era di soli 8-9 giorni di allenamento, con circa 1 allenamento al giorno. Per questo andai alla ricerca di pratiche che permettessero di ridurre il rischio di rigidità muscolari e di facilitare il recupero.

Dopo un a prima ricerca, mi trovai a dover scegliere tra 3 tipi di testi: il primo riguardava il Thai Chi, il secondo la Rieducazione posturale e il terzo lo Yoga; dopo un successivo approfondimento optati per lo Yoga, e non me ne pentii. Infatti, durante la preparazione pre-campionato il numero di infortuni si ridusse rispetto all’anno prima; in particolar modo, riscontrai un numero inferiore di contratture e rigidità nei muscoli del bacino, anca e posteriori della coscia.

Ma come può aiutare, lo Yoga, a migliorare la performance del calciatore?

Malgrado non sia possibile approfondire l’argomento in così poco spazio, potete leggere il nostro articolo sul recupero, per comprendere i 2 ambiti (i 2 capitoli dell’articolo) in cui può avere le migliori ripercussioni, cioè:

  • Stretching e recupero
  • Pratica del rilassamento

Quando ho provato lo yoga, ho capito subito che mi aiutava. Lo yoga non mi ha solo protetto i muscoli, ma mi ha anche allungato la carriera. È una parte importante della mia vita negli ultimi dieci anni.

Ryan Giggs

Voglio però precisare che non ho fatto fare Yoga ai calciatori: questo avrebbe dovuto essere eseguito da personale qualificato (per diventare istruttore Yoga è necessario fare diversi corsi) e per sedute di lunga durata. Quello che ho effettuato, è stato prendere alcune posizioni dello Yoga (fondamentalmente quelle che allungavano tutte le catene muscolari) e farle eseguire durante la fase iniziale e finale dell’allenamento.

Per tutto ciò ho avuto bisogno di un testo che spiegasse in maniera estremamente semplice (ma dettagliato) come inserire questi asana (cioè le posizioni dello Yoga) nel programma d’allenamento. Il libro Sport e Yoga di B.K.S. Iyengar è stato la soluzione di tutto questo; il testo applica lo Yoga a tutte le necessità degli sportivi (recupero, stabilità articolare e posturale, flessibilità/estensibilità, jet lag, ecc.) con spiegazioni chiare e dettagliate in maniera tale da rendere questa pratica adatta a tutti, con posizioni semplificate per gli asana più complessi.

Non solo, il testo si divide in 2 parti: nella prima vengono accoppiate le diverse esigenze degli sportivi agli asana; nel secondo invece è possibile trovare spiegazioni molto più dettagliate degli stessi asana, raccolti però per tipologia di posizioni.

Ovviamente non è possibile considerare lo Yoga come la panacea di tutti gli infortuni, ma un approfondimento del testo è in grado di contribuire alla formulazione (ed al perfezionamento) di protocolli preventivi. Ma facciamo un esempio: il Supta Baddha Konasana (a pag. 266 del testo) è un asana in grado di avere effetti profondi nei confronti del recupero (vedi sotto).

La posizione di sopra, può trovare efficacia a fine allenamento (defaticamento) o, ancor meglio, come pratica da effettuare a casa insieme al Malasana con sgabello (posizione semplificata a pagina 249) e l’Uttanasana al tavolo (posizione semplificata a pagina 223); è sufficiente fare un pdf con le 3 immagini (corredate da brevi descrizioni) e metterle sul gruppo whatsapp della squadra. In questo modo, durante la preparazione e durante l’anno, i giocatori avranno a disposizione un protocollo da effettuare in caso di affaticamenti o anche solamente per migliorare il recupero.

Ci tengo comunque a precisare che non si tratta di un testo scientifico (malgrado in questi anni le ricerche sugli effetti dello Yoga siano aumentate esponenzialmente), ma comunque di pratiche consolidate da 4000-5000 anni; se sono arrivate fino ai nostri giorni, ci sarà pur un motivo. Il testo inoltre è stato scritto da B.K.S. Iyengar, uno dei massimi esperti di applicazione dello Yoga in ambito sportivo.

Concludo con un’importante precisazione: per applicare con un minimo di efficacia queste pratiche ai propri giocatori sono necessari 2 prerequisiti:

  1. La voglia di approfondire una tematica dedicando diverse ore di studio al libro in questione; è necessario leggerlo e rileggere le parti che riteniamo più interessanti per trovare i riscontri pratici in riferimento alla funzionalità del movimento (allenamento funzionale e catene muscolari). Non è un testo con esercizi pronti all’uso; se non si ha tempo per studiare ed approfondire questo volume, allora è meglio lasciarlo perdere.
  2. È necessario provare e riprovare (prima su sé stessi) gli asana che si ritengono utili per i propri giocatori, per comprenderne gli effetti, difficoltà e possibili progressioni esecutive.

Sintetizzando, è un libro che può ampliare la comprensione dei diversi aspetti (non solo atletici) che ruotano intorno al calciatore, ma è necessario studio e dedizione.

Il buon lettore è come un viaggiatore curioso: ogni libro scelto rappresenta l’inizio di un viaggio dove poter esplorare nuovi mondi e arricchire la propria mente.”

Emanuela Breda

laltrametodologia.com

(Roberto Colli)

Chiudiamo questo elenco con un “consiglio a 5 stelle”, cioè il sito laltrametodologia.com di Roberto Colli; non è un libro, ma un blog con contenuti audio-video didattici sulla preparazione atletica del calciatore (e non solo) di altissima qualità. Il costo dell’abbonamento è estremamente ridotto (20 Euro annui), e permette l’accesso, per tutta la durata dell’abbonamento, a tutti gli audio-video didattici dal 2011 (con 40-45 nuovi audio-video ogni anno) ad oggi.

Ma quali sono i contenuti così unici che offre questo blog?

È difficile rispondere in poche righe, per questo mi limiterò a indicare cosa è significato per me, avere l’opportunità di seguire questo blog: prima di tutto, già dal 2011, mi ha fatto comprendere il modello funzionale del calciatore grazie una visione moderna della match analisys basata su tanti parametri, primo tra tutti la potenza metabolica; il tutto in un periodo in cui, per diversi anni, diverse ricerche basavano ancora le fasi intense della partita solamente sulla velocità.

Comprendere il come si sposta un calciatore in campo ed a quali intensità, è un elemento fondamentale per strutturare gli allenamenti, al fine di non rischiare di perdere tempo in stimoli allenanti poco proficui; gli strumenti che permettono di avere questi dati sono estremamente sofisticati, ma nel blog sono trattati con semplicità, come in una lezione universitaria.

Non solo, sono approfonditi anche i mezzi allenanti (a secco e con palla) monitorati con GPS (e software per il trattamento dei dati) al fine di comprendere quanto questi aderiscono al modello funzionale del calciatore. Anche gli aspetti biomeccanici dei gesti del calciatore vengono approfonditi con moderni strumenti valutativi.

Per me che lavoro in ambito dilettantistico (con pochi mezzi e tempo a disposizione), è stato fonte di ispirazione di tantissimi protocolli allenanti e valutativi (di tipo rettangolare); grazie ai 2 file sull’intermittente (quello a navetta e quello lineare) sono riuscito a strutturare programmi per la potenza aerobica che mi permettono di mantenere la potenza metabolica costante, ma variare le fasi intese, le pause, le distanze, sfruttando tratti rettilinei o a navetta.

Grazie al file sui cambi di direzione, sono riuscito a modulare questi mezzi allenanti al fine di dare più risalto alla forza o alla rapidità.  Mi ha permesso di capire quali sono le varianti che possono incidere sul carico allenante e di conseguenza sul rendimento del giocatore.

Ma come gestire l’elevata mole di informazioni presente in questo blog? Semplice, usando il motore di ricerca interno e inserendo le parole chiave, altrimenti scorrendo il menù Categorie.

Chi ha conseguito il proprio percorso universitario è necessario che continui a studiare (anche su supporti video) per rimanere aggiornato, ed abbinare le nuove conoscenze, all’esperienza che man mano arricchisce le competenze di ogni preparatore atletico.

Allenare è un’arte che non si basa solo sulla scienza, ma anche sull’intuito e sull’osservazione non codificabile

laltrametodologia.com

Il calcio per principio

(Giuseppe Rauso)

Il calcio per principio non è un testo che tratta di preparazione atletica, ma è un libro utilissimo per i preparatori atletici; infatti, come abbiamo visto nel nostro post dedicato al ritmo partita, è fondamentale che il preparatore atletico sia in grado strutturare partite a tema (sia SSG che Large Sided Games) in cui l’intensità si fonda con i principi di gioco.

Di conseguenza è necessario che sia in grado non solamente di saper gestire le variabili che incidono sull’intensità (metabolica e neuromuscolare), ma anche quelle che facilitano l’apprendimento di determinati obiettivi di gioco.

Questo libro, in tale contesto, è molto utile perché tratta in maniera semplice e soddisfacente i vari principi, e successivamente popone le esercitazioni in grado di allenarle nel modo migliore dal punto di vista tecnico/tattico; a questo punto, il preparatore dovrà semplicemente saper modulare le altre variabili (dimensioni, numero tocchi ed altre regole) in grado di dare alla partita a tema l’intensità desiderata a seconda del momento della settimana.

Con le dovute semplificazioni, per principi di gioco si intende:

  • La fase offensiva: costruzione dal basso, sviluppo e finalizzazione
  • Transizione difensiva: riconquista immediata della palla e copertura/protezione della porta
  • La fase difensiva: pressing organizzato, movimenti della linea difensiva ed abilità specifiche del difensore.
  • Transizione offensiva: riattacco immediato e consolidamento.

Avendo queste competenze trasversali, il preparatore atletico (anche in un contesto dilettantistico) sarà in grado di influenzare non solamente la condizione atletica specifica dei giocatori, ma anche l’apprendimento dei principi di gioco, con importanti implicazioni sul modo di giocare della squadra.

A differenza di Ludo Tattica (altro libro estremamente interessante sull’argomento) questo testo di Giuseppe Rauso è probabilmente più semplice e didattico, magari adatto a quei preparatori che “non hanno giocato in categoria” da giovani, e hanno un maggior bisogno di approfondire i concetti dal punto di vista didattico.

Il calcio per principio può tornare utile anche nei settori giovanili, ma solo nel contesti a 11 (dai Giovanissimi in avanti), perché non sono contemplati il gioco a 7 e a 9.

il calcio per principio

“Leggere significa prendere in prestito; tirare fuori qualcosa di nuovo da ciò che si è letto, significa ripagare il debito.”

Georg Chistoph Lichtenberge

Allenamento della forza e coordinazione

(Frans Bosch)

Il testo di Frans Bosch permette di comprendere una visione estremamente più completa dell’allenamento della forza rispetto agli altri testi.

Come preparatore atletico nell’abito del calcio e del running, mi ha permesso di capire l’importanza della variabilità degli stimoli allenanti e riconoscere il valore coordinativo (transfert) degli stimoli che riguardano la forza. Il tutto ricorrendo agli elementi della biomeccanica e delle neuroscienze applicate allo sport.

Riporto sotto 3 concetti di rilevante importanza espressi dall’autore:

  • Il riconoscimento degli attrattori e fluttuatori in funzione dei gesti motori: gli attrattori sono quelle componenti invariabili del gesto, quelle che determinano l’economia e la stabilità. I fluttuatori invece sono quelle componenti del movimento che permettono di adattarsi alle condizioni ambientali e di gioco. Potete leggere un esempio di applicazione nell’ambito della corsa del calciatore.
  • Il concetto dell’allenamento integrato: gli stimoli devono essere il più possibile basati sul transfert, cioè sulla capacità di migliorare i movimenti della disciplina praticata, in termini di velocità, precisione ed economia. Si concentra primariamente sull’apprendimento piuttosto che sugli indici di forza, pur riconoscendo l’importanza di stimoli “meno specifici” in alcuni casi (ad esempio il potenziamento dei posteriori della coscia).
  • Gli esercizi proposti: la “girata in equilibrio” (con relative varianti) è sicuramente il movimento di potenziamento più conosciuto dell’autore, ma ne propone tanti altri, basati sul principio del trasfert.

Da quanto scritto finora potete immagine quanto sia un testo assolutamente da avere per tutti quelli che si occupano dell’allenamento delle qualità neuromuscolari nello sport.

Ma non è un libro facile da leggere; questo non per la complessità dei concetti (peraltro spiegati con esempi che semplificano la comprensione) ma per il fatto che è lungo più di 350 pagine. Inoltre in diversi punti è ripetitivo.

Riporto di seguito quella che è, a mio parere, la migliore strategia di lettura: consiglio di leggerlo la prima volta semplicemente sottolineando i paragrafi (e le parti) che si ritengono fondamentali. In questo modo si potrà successivamente rivedere, focalizzandosi sui punti (sottolineati) che sono emersi come salienti nella prima lettura. Sarà quindi più facile organizzare le idee e farle proprie per implementarle nella propria professione.

Concludo questa recensione con il consiglio assoluto di leggerlo (per i contenuti unici presenti all’interno), ma con la consapevolezza che porterà via molto tempo.

È quindi un testo adatto a chi ha voglia di migliorarsi studiando approfonditamente e mettendo in discussione la propria esperienza, ma non è un libro semplice e pratico.

Quanti uomini hanno datato l’inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro.”

Henry David Thoreau

La corsa del calciatore. Didattica, tecnica, esercitazioni per giovani ed adulti

(Toffolutti M, Di Luca M)

Questo testo recente (2021) approfondisce una tematica molto trascurata, cioè la tecnica di corsa del calciatore; l’utilizzo eccessivo di esercitazioni sempre più specifiche, rischia di fornire stimoli che non fanno altro che ridurre il bagaglio motorio del calciatore. Mi spiego meglio; la variabilità a cui si va incontro in una partita di calcio richiede un’elevata padronanza dei gesti motori di base come quello della corsa. Solo in questo modo il giocatore si saprà adattare alle tantissime situazioni a cui può andare incontro.

Faccio un semplice esempio; per la caratteristica della disciplina (fatta di molte accelerazioni) i calciatori tendono a correre in overstriding (in questo articolo è possibile trovare una descrizione dettagliata del concetto), cioè impattando con il piede troppo avanti al baricentro.

Questo non è un problema in fase accelerativa, ma lo è in fase di corsa veloce, cioè quella condizione tipica delle segnature. Non solo, questo tipo di corsa predispone facilmente ad infortuni.

È quindi evidente che il calciatore deve essere in grado di gestire il gesto della corsa in condizioni estremamente diversificate; non a caso, in questo testo gli autori non solamente presentano progressioni esecutive per correre meglio, ma anche esercizi per creare quegli adattamenti in grado di rendere la corsa del calciatore versatile ed adattabile alle varie situazioni a cui può andare incontro.

La parte testuale è correlata da immagini esplicative estremamente chiare, con accanto i QR Code grazie ai quali è anche possibile visionare i video. È adatto sia a chi opera con le prime squadre che con chi allena nei settori giovanili, dove i margini di miglioramento dei gesti motori sono molto più evidenti.

Ebbene sì, sono il primo che ha scritto più libri di quanti ne abbia letti.”

Antonio Cassano

Allenamento funzionale applicato allo sport

(Michael Boyle)

Questo testo appartiene alla categoria “bisogna assolutamente leggerlo” (infatti do 5 stelle) in quanto affronta l’allenamento funzionale in maniera estremamente chiara, semplice, e soprattutto finalizzato al miglioramento prestativo negli sport.

Rispetto al testo di Andorlini (vedi sopra), è meno accademico, ma molto più pratico; non fornisce le basi teoriche per creare un percorso di programma funzionale, ma lo formula direttamente; questo può essere un pregio (perché l’acquisizione di conoscenze è immediata), ma anche un possibile difetto (non fornisce basi teoriche particolarmente dettagliate).

Le molteplici immagini e l’accesso alla “biblioteca video” permettono di acquisire passo passo tutti i movimenti ed i protocolli, con tanti esempi ed approfondimenti estremamente preziosi.

Un aspetto che ho apprezzato particolarmente è l’approfondimento della funzione addominale, in quanto centrata prevalentemente sulla capacità di questi muscoli di “stabilizzare il core”, piuttosto che essere dei “generatori di movimento”; è un discorso complesso (trovate un approfondimento nel nostro articolo sulla core stability), ma estremamente trascurato in preparazione atletica. Allenare “male” gli addominali significa incrementare il rischio di infortuni, anziché diminuirlo.

Il libro si articola in più parti, semplificando enormemente la complessità a cui si potrebbe andare incontro quando si parla di allenamento funzionale. Mobilità, riscaldamento, forza arti inferiori, core, forza arti superiori, pliometria e sollevamenti olimpici sono le parti in cui è suddiviso.

Altri elementi che ho particolarmente apprezzato sono la valorizzazione del lavoro monopodalico (quello bipodalico serve ben poco negli sport in cui la corsa è un aspetto predominante), l’approccio estremamente graduale ai lavori pliometrici ed il fatto di porre la riduzione del rischio di infortunio davanti all’aspetto prestativo.

Lo consiglio vivamente a tutti quelli che si occupano di preparazione atletica nello sport.

Altre pubblicazioni

Potete trovare altri testi interessanti nel nostro post dedicato ai libri per i runner; in particolar modo il testo di Tom Michaud (Injury free running) permette di acquisire competenze trasversali, ma molto utili, riguardanti la tecnica di corsa e gli infortuni. Infatti, anche nel calcio c’è sempre più la consapevolezza dell’importanza della tecnica di corsa, sia in funzione del rendimento della motricità, che dal punto di vista della prevenzione di infortuni. Questo libro (in Inglese) è quello attualmente approfondisce con maggiori dettagli questo fondamentale argomento.

Altri testi che ritengo importanti sono quelli di Luca Mazzucchelli sulla gestione del tempo e crescita personale. Tutti sappiamo quanto sia importante capire e farci capire dai giocatori e dagli altri membri dello staff; comunicare efficacemente, essere empatici e credere in quello che si fa sono elementi fondamentali in qualsiasi professione, ma lo sono ancor di più quando si devono gestire gruppi di persone. Se vogliamo avere un impatto positivo sui nostri giocatori, dobbiamo essere i primi a metterci in discussione.

La bontà di un uomo non si identifica dai risultati che ha ottenuto, ma dai risultati delle persone con cui è venuto a contatto

Luca Mazzucchelli

Per le case editrici

Potete inviare le vostre pubblicazioni contattando Luca (melsh76@libero.it); sicuramente verranno lette, ma le recensioni verranno pubblicate solamente nel caso in cui rientrino nei criteri da noi stabiliti.

Aggiorniamo periodicamente questa pagina (è sufficiente controllare la data ad inizio articolo); se volete rimanere aggiornati su questa pagina e sui post da noi pubblicati, connettiti al mio profilo linkedin.

Autore dell’articolo: Melli Luca, istruttore Scuola Calcio A.S.D. Monticelli Terme 1960, preparatore atletico AC Sorbolo ed Istruttore di Atletica leggera GS Toccalmatto. Email: melsh76@libero.it

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